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Ronchi dei Legionari

Ronchi dei Legionari (Ronchi in dialetto bisiaco, Ronke in sloveno) è un comune italiano di 12.147 abitanti della provincia di Gorizia in Friuli-Venezia Giulia.
Nel territorio comunale si trova l'aeroporto del Friuli-Venezia Giulia nonché due stazioni ferroviarie (Ronchi nord e Ronchi sud).

Aeroporto del Friuli Venezia Giulia a Ronchi dei Legionari
In alto, la pista di decollo dell'aeroporto di Ronchi dei Legionari

Geografia

La città è uno dei comuni della Bisiacaria ed è situata fra il Carso e l'Adriatico, a breve distanza dalla città di Monfalcone, con la quale forma un'unica agglomerazione urbana. Il clima della città è di tipo subcontinentale, con inverni freddi ma non rigidi, ed estati non eccessivamente calde, temperate dalla vicinanza del mare. Nel semestre freddo risultano predominanti i venti nord-orientali dove la bora la fa da padrona anche se alternata a flussi sciroccali, mentre nel semestre caldo si fanno sentire le brezze umide dal mare Adriatico!

Storia

Le origini del nome sono documentate fin dal 1229 nella forma Ronches (pl. friulano di Ronco, terreno coltivato). Fino al 1925 si chiamava Ronchi di Monfalcone. Deve il suo nome attuale ai legionari di Gabriele d'Annunzio, che proprio da qui partì il 12 settembre 1919 la marcia di Ronchi che diede il via all'impresa di Fiume. Sede di un insediamento già in epoca pre-romana, come attesta la necropoli scoperta accanto all'aeroporto, il suo territorio fu colonizzato dai Romani che qui si stabilirono verso il II secolo a.C. La sua importanza come crocevia, vi transitava la via Gemina, e come luogo strategico per la difesa dell'entroterra aquileiese, è confermata dai numerosi reperti archeologici ritrovati. La città è citata per la prima volta nella donazione del 967 d.C. dell'imperatore Ottone I a favore del Patriarca di Aquileia, sotto la cui giurisdizione rimarrà fino al 1420. Per la sua collocazione è esposta, nel corso dei secoli, alle devastanti incursioni delle popolazioni dell'est, ungari nel X secolo e turchi nel XV secolo. Passata tra i domini della Serenissima, tra i secoli XVI e XVII la città è duramente provata dalle contese fra la Repubblica di Venezia e gli Asburgo: la Guerra Gradiscana, cominciata nel 1615 in terra "bisiaca", comporta l'incendio devastante di Selz e Ronchi. Dopo una breve parentesi francese (1797), a seguito del trattato di Campoformio, Ronchi diventa parte della regione dell'impero austro-ungarico denominata Kustenland, ossia Litorale dal 1798 al 1805 e successivamente con la pace di Presburgo, il territorio viene aggregato al Regno d'Italia napoleonico fino al 1807. Dal 1809 al 1813 fece parte delle "Province Illiriche" a seguito della pace di Vienna. Nel 1850 Ronchi divenne comune autonomo assorbendo i nuclei abitati di Vermegliano, Selz e Soleschiano con Decreto Imperiale. A Ronchi fu arrestato il 16 settembre 1882 Guglielmo Oberdan.

Il 7 agosto del 1912 il Comune venne elevato al rango di "Borgata" con decreto di Francesco Giuseppe. Il secondo conflitto mondiale portò, come in tutte le città d'Italia terribili lutti e dolori, ma furono soprattutto la seconda parte del conflitto e gli anni immediatamente successivi a provocare, vista la particolare posizione geografica della città, divisioni, lacerazioni e tragedie che ebbero poi, per un lungo periodo, fortissime ripercussioni nel tessuto sociale del territorio. Il nome deriva dal fatto che subito dopo la fine della grande guerra da qui partirono i legionari con a capo Gabriele D'Annunzio per dirigersi a Fiume, per compiere quella che è passata alla storia come Impresa di Fiume.

Lingue e dialetti

Il dialetto locale è detto bisìaco, un idioma veneto con alcune influenze della lingua friulana, della lingua slovena e della lingua tedesca.

Eventi

Ogni anno verso fine maggio si tiene la Sagra del Gal nel rione di Selz. Durante il mese di agosto la Pro Loco organizza il tradizionale Agosto Ronchese. Durante l'estate si svolgono gli "Incontri d'estate in biblioteca" presso la biblioteca comunale "Sandro Pertini". A dicembre si sviluppa la manifestazione "Ronchi Natale".

Il rione di Vermegliano celebra il 26 dicembre il proprio patrono Santo Stefano con varie manifestazioni, tra le quali, a mezzogiorno, la tradizionale "cantada" e l'apertura di simpatici chioschi in case e cortili di privati residenti. Tradizionale, il giorno precedente all'Epifania, l'accensione dei fuochi epifanici, detti seime.

Panoramica di Ronchi dei Legionari (Gorizia)
Una panoramica di Ronchi dei Legionari
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