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Editoriale anno 2022

Data: 15/01/2023

Si è concluso un anno molto caldo e con poche piogge...!

L'anno 2022 che ci ha appena lasciato è stato il più caldo in assoluto, superiore di un solo decimo di grado al 2018 con 15,8° di temperatura media; è stato anche un anno piuttosto secco con soli 1.016,8 millimetri caduti nei 12 mesi, il 15% in meno rispetto la media 1991/2020 di 1.148,3 mm. Posto qui sotto 2 grafici che riepilogano l'andamento delle temperature negli ultimi 40 anni e il totale dei millimetri di pioggia caduti sempre a Ronchi dei Legionari negli ultimi 42 anni. Per quanto riguarda il grafico delle temperature l'andamento è inequivocabile, fa sempre più caldo, siamo passati da una media annua appena sotto ai 13 gradi degli anni '80/90 ad una media appena inferiore ai 15 gradi in quest'ultimo decennio !!

I successivi due grafici evidenziano rispettivamente lo scarto termico e quello pluviometrico medio mensile nell'arco dell'anno 2022; se si eccettua il mese di settembre perfettamente in linea con la media dell'ultimo trentennio, solamente due mesi su dodici (marzo e aprile) con -0,9° e -0,7° decimi, sono risultati inferiori. Il restante periodo invece ha registrato soltanto anomalie positive con accentuazione delle esse in estate anche superiori ai . Ritornando un attimo alle anomalie negative si riscontra negli ultimi anni, con sempre maggior frequenza, il ritorno del freddo e dell'instabilità proprio in coincidenza della fine dell'inverno e all'avvio della primavera. Per quanto riguarda l'andamento pluviometrico prevalgono gli scarti negativi con addirittura ben 7 mesi consecutivi; il deficit maggiore lo riscontriamo nel mese di ottobre con oltre 100 mm. preceduto da quello di settembre di contro con quasi 150 mm. di surplus idrico.

In conclusione un cenno allo scarto termico medio stagionale nell'arco di tutto il periodo; manco a dirlo, semmai ce ne fosse stato bisogno, i gap rimarcano un trend oramai consolidato al riscaldamento globale con anomalie solamente positive. La stagione che soffre di più questo cambiamento risulta l'estate e puntualmente anche nell'anno appena terminato si è avuta un'anomalia positiva di quasi 3°. Invece sia l'inverno che la primavera, pur risultando leggermente sopramedia, si sono mantenute in linea con la media dell'ultimo trentennio 1991/2020.

ciao, ciao...

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